Labirinto di mughi incomincia
il sentiero che candido inoltra
il mio sguardo nel cuore del sasso
bianco e roso dal tarlo del tempo
Accarezzano mani i calcari
levigati da innumeri passi,
poi detriti di falda e la roccia
modellata dal ghiaccio e dall’acqua
Un rifugio compare oltre il dosso,
una grotta di guerra è dinnanzi.
Tutto intorno una pietra deserta
e quel cielo che chiama più in alto
Rif.Dodici Apostoli, 10.VIII.2015
…alla marina le dune fan paravento al mondo che è oltre
così che tutto è cielo e mare e una striscia di rena
e io
con una gabbianella candida dal passo cadenzato
giallo palmata
lenta
sculettando
sui palpiti marini lievi ove è rena zampettiamo
e siamo
di questo universo
le uniche e io d’incanti presa…
nel mio pensiero appollaiata
sono su un mondo nuovo
diverso
3 miglia marine tutto
e in questo spazio
che poi oltre è mistero
sospesa e cheta sono e di pensieri vago sfrenata
tu mare, io montagna!
…per questo ci si ama
ciascuna porta gli opposti
dell’altra
…si disperde prima il rio favara
e il mare lo lambisce solo di onda lunga
a ridosso di un costone che mischia calcari e argille
di pessime qualità
entrambi
e
da questo lato
ponentino
la vista è subito preclusa
girando orario
canneti e dune la fanno da padroni
così è presto orizzonte
poi
seguendo
levante si apre libero
e l’occhio
spazia le sue tre miglia marine
dei nove che conformano il litorale
tutto
rena
sahariana
e poi il mare
il canale di sicilia
quella parte incuneata nel golfo della smirne
che tunisi è più a nord e pare incredibile
e il giro ritorna al rio favara ove un legno
che navigò tempi migliori
peschereccio
lacero
la rena frena e tempeste sconquassano
sì
che sia
dissolto che
ad altro
inglorioso
più non serve
un rio un legno un arco sbilenco di tre miglia la mia prigionia
ma di quando?
Non ho mai sofferto di nostalgia per la mia terra, che natia mi è difficile dire quale, avendo aperto gli occhi in una e poi mirate più d’una; ma passai dalla fanciullezza alla maturità in quella di cui do colori spesso in parole qui. Sebbene Milano mi ha cinque volte di più di quanto mi ebbe quella, la vecchiaia è lì che mi tiene prigioniera e l’angolo qui descritto è una delle mie celle lì. Se tu ci andassi, non riscontreresti il mio dire, che l’uomo dune e canneti ha dissolto, il rio favara estinto, case e strade ha fatto sorgere come funghi popolando di genti e traffici intensi e macchine di mare sono dappertutto. Così è svanito il mistero selvatico, ma non nella mia mente.
…vorrei essere interessante
sempre
ma
soprattutto
a chi percepisco interessante
perché
interessandosi di me
io possa gioire di loro…
così io gioisco di te anche di nascosto
sì. Anche io vorrei essere interessante sempre e proprio questa voglia pago con così tante stupidaggini…
…e io che stupida lo sono costituzionalmente
…alla catena 7 anni
quanto bastava a farla uscire dalla cuccia
divorata dalle pulci
nel fango della brutta stagione
alla polvere nell’altra
atterrita da lampi e tuoni e scrosciare di piogge
impossibilitata a fuggire i fuochi dicembrini
sicuramente traumatizzata da bambini con petardi e altri malanni
dai suoi tre mesi la vita sua ebbe a difendere accanita
così che ora
a casa
mia
protetta dagli affetti che non ebbe
la sua nuova cuccia
la casa tutta che l’accoglie libera
protegge
strenua
da chiunque intruso
e fa sentire la sua voce
forte
ritenendo territorio suo
scala e cortili e giardini
che l’accolgono libera
per le passeggiate
d’ogni giorno…
ma dei bimbi
del maltempo
degli scoppi
trema ancora come un
fuscello
incontrollabile
e non ha rifugio alcuno
il suo manto a pelo corto è tutto bianco paglierino
bianche sono le ciglia
la coda ha a ricciolo e le orecchie piegate dietro cadenti
pesa 8kg
e fa a noi di casa un mondo di feste ad ogni piè sospinto
annusa attenta ogni odore di cibo
che se ne afferra non lascia neanche con le cattive
così
caccia lucertole e insetti
che fortuna loro non prende mai
(almeno io credo)
una volta ebbe a prendere una raganella tutta in bocca
la sputò subito disgustata sbavando
e la poverina svignò vispa saltellando lesta come un leprotto
un’altra volta afferrò i resti rinsecchiti d’un topino
con nostra grande preoccupazione di avvelenamento
fummo fortunati
era al guinzaglio
e uno strattone glielo fece cadere
ama rotolarsi su resti a lei odorosi
(non c’è verso a non farglielo fare)
alcune volte da finire in vasca
per noi umani
puzzolenti assai
abbaia a certi specialmente se torvi di aspetto
(ad alcuni mimando un morso e noi si teme che addenti)
rincorre biciclette buttandosi cieca in strada
(e ancora non c’è verso a fermarla)
questa è lilly affettuosa tanto cocciuta assai
lol … io non ho un buon rapporto con i cani, sai?
…mio fratello quasi gemello
all’età di 5 anni
beccò un morso ad un polpaccio
così il medico del posto
prescrisse per cautela
il vaccino antirabbico
una serie di punture tutte nel pancino
che
egli
fece
come accogliendo
fiero
un medagliere
al
valore…
ma noi tutti lo si diceva sfortunato
Mi abbaiano. Nessun morso però, fino ad ora.