Homeless wave, by Solfrid
Ieri ho preso il mio tabacco migliore e mentre pioveva sono stata con lui a lungo. Con lui e con il magnifico quadro di Solfrid. Le prime emozioni, in inglese, sono qui. Poi è arrivata quest’altra roba, affatto diversa e, come ha detto Solfrid, più intima.
Sogno un’onda selvaggia, imponente
bianca schiuma che scuote la quiete
del profondo blu, stasi dei fondi
degli oceani privi di moto
Sono l’onda che vaga irrequieta
senza luogo in cui dorma tranquilla,
senza pace nei sensi o nel corpo
mio che invecchia eppur brama carezze
Siamo l’onda, noi tutti, irrequieti
se l’amore non tocca o nessuno
mai ci guarda con il desiderio
d’essere uno con noi nell’amplesso
Non c’è pace per l’onda nel mondo
delle cose concrete e distratte.
La realtà è più vasta di quanto
ci costringe e ci ingabbia: la morte
1.V.2021
Un pensiero su “Homeless wave 2”