dal nomadismo alle…

dal nomadismo alle comunità stanziali e… oltre sproloquiando

le
grandi
valli
alluvionali
come quella in mesopotamia tra
il tigri e l’eufrate
furono
di stimoli per
far diventare stanziali le comunità nomadi postglaciali vissute
in quelle valli
14.000 anni prima di Cristo che
beneficiavano delle
periodiche inondazioni fertilizzanti tal da
favorire
in
grande
l’agricoltura e
quindi
le necessità di fermarsi

orbene
è alle comunità agricole della mesopotamia
che
si deve
la nostra cultura occidentale
migrata prima in egitto
e da qui per
opera
dei
greci
mutuata intellettivamente a tutto il mondo occidentale

è
dei sumeri
lì vissuti 4.000 anni prima di Cristo
la codificazione in caratteri cuneiformi della
primitiva scrittura
figurativa
e a loro si fanno risalire le prime tecniche di agrimensura necessarie
dopo un alluvione per
ricostruire i confini tra i campi

orbene
lo stanzialismo trasformò i tutti uguali
(cacciatori ricercatori raccoglitori)
in
manovali contadini artigiani padroni governanti
con
la
conseguente necessità di quantificare ogni bene
affinché
a ciascuno
fosse dato quanto spettasse

una
di queste quantificazioni
fu
il valore in peso

i sumeri ebbero un’idea
essendo il grano un bene comune a tutti
ricchi e poveri
stabilirono
in un suo chicco
l’unità
di
misura per le
pesate
da effettuarsi con la classica bilancia a 2 piatti
e
posero
180 chicchi di grano secco
preso nella parte centrale della spiga
come unità base
di
pesatura
che
chiamarono
shekel

questo metodo è ancora in uso ai nostri giorni negli
stati uniti liberia e birmania
non più riferito al grano agricolo naturalmente ma
negli stati uniti a
1/7000 di libra pari a 64,79891 mg chiamato gr
grano
da non confondersi con grammo
il cui simbolo è invece g
quindi 1 libra degli USA è 64,79891*7000 pari a 453,59237 g

nel resto del mondo si usa il grammo g
questo
adottato
dai francesi in piena rivoluzione il
1° agosto 1793
equivalente al peso di 1 centimetro3 di acqua distillata
alla temperatura di 4 °C
a livello del
mare

l’acqua però risultò presto non idonea a
campionare
i
pesi di uso corrente
allora
nel 1875
fu adottato
nella conferenza internazionale di parigi
il
Le Grand Kilo un cilindro retto che
misura
39 mm in altezza e in diametro
composto da una lega di platino ed iridio alla
temperatura di
4 °C
a livello del
mare
pari 10 cm3 di acqua cioè 1000 g

ma anche il Le Grand Kilo
è andato in pensione
il 16 novembre 2018 perché
nel tempo
aveva perso 50
microgrammi
e i tempi erano maturi a ridefinire
questa unità di misura
in
termini
scientifici riproducibili in qualsiasi laboratorio
sottraendola alla sua condizione
materiale
inevitabilmente
corruttiva e

alla pesatura fu associata la costante h di
planck
che è la base della meccanica quantistica ed
è
pari a 6,626 070 15 × 10−34 J s

in pratica
molto fumosamente
per quanto ne ho capito
è
stata
inventata una bilancia a lievitazione elettromagnetica
sensibile
a
scatti
equivalenti elettricamente alla costante
h
di planck misurabili
il cui valore elettrico letto è
trasformato
nell’equivalente massa
della
materia
pesata

essendo la costante h di planck
la
più piccola massa
possibile in
natura
essa è elemento moltiplicatore di tutte le altre
masse
come lo fu il chicco di grano
per
i
sumeri

e misura la massa
valore universale indipendente da altri fattori
come non lo è invece il peso dei corpi
dipendendo da altri fattori
temperatura altezza dal suolo umidità dell’aria

e qui mi fermo per non avere scienza a saper meglio esporre altro

6 pensieri su “dal nomadismo alle…

    • Anche io: sono cresciuta alla sua ombra e ne ho mangiate molte, con qualche problemuccio fisiologico 🙄

  1. Dicono che le carrube abbiano sapore di cacca… a me piacciono e le sbocconcello. lasciando solo quei bellissimi sassolini duri e neri che sono i noccioli.
    Comunque, Lyth, è come dici tu, ovviamente…e grazie per i dettagli

    • Per il consumo alimentare a lungo termine le carrube vanno infornate per interrompere i processi fermentativi che iniziano velocemente nella carruba matura.

      I semi più grossi erano utilizzati anche come grani del rosario.

      È vero! all’ammasso sicuramente puzzano! Io sono cresciuta sopra un magazzino che, alla raccolta, si riempiva in attesa del prezzo buono e, per giorni, il puzzo era un tormento, anche da mal di testa. Inoltre il calore delle fermentazioni favoriva lo schiudersi di uova di larve di mosche che invadevano tutto rapidamente.

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