JB, il giorno di quelle parole
Non ho mai appiccicato in un mio blog roba vecchia, ma ieri, pubblicando l’ultima cosa nel blog in inglese, scrissi che qui avrei messo le fonti di quella roba.
Bene, oltre alla terra disegnata e costruita dalla mia amica Terry, un magnifico paesaggio invernale, si tratta di vecchie parole che proprio la terra di Terry ha ricondotto alla mia memoria. Si tratta di una gita al Lago Nero, appunto, sulle Orobie, molte primavere fa. Sono parole scritte lo stesso giorno, quando avevo appena compiuto 22 anni.
Come si vede, lo stile è molto differente da quello di oggi.
SENZA TITOLO
Giornate fiorite
Come il sangue dei Papaveri,
Tra il grano,
Poche ore
LAGO NERO
Questa crosta
Di ghiaccio,
Lenta,
Infine si fende
Un sasso bianco
Nell’acqua, un rimbalzo
Poi niente
Poca cosa
E’ la vita
MONTAGNE
Sono a pezzi
Contenta
Stavo camminando e leggendo te, ho rischiato di schiantarmi. Talmente presa dalla bellezza dei versi❤️
Sei gentile: sono parole di una ragazzina che allora non si aspettava nulla dalla vita, eppure vedeva quel ghiaccio fendersi…
Sei gentile: sono parole di una ragazzina che allora non si aspettava nulla dalla vita, eppure vedeva quel ghiaccio fendersi…
così non ti legge
pazienza! lol
basta spostarlo al livello suo
Sì mamma: fatto ora
😛
Nonostante la giovane età direi che sono comunque dei bei versi. Eri già brava!!!
Grazie! :*
…e, incredibilmente, ha scelto me, come compagna di blog, priva d’ogni bravura: irrazionalità comportamentali… lol
Ma cosa stai ric3ndo? Personalmente ho una grande stima di te, sei 7naa donna di poco? Sei in grado di sostenere e intervenire su qualsiasi argomento e ti pare poco? Anch’io la vorrei una compagna di blog come te!!!
Sì’… Lyth fa sempre così… che farci? Qui diciamo “tegnìla o mazàla”
mazàla!