Mia figlia sta vivendo un brutto periodo di solitudine. Dedico ciò che posso a lei, con la stessa, doverosa epigrafe della precedente. Magari metterò in seguito una foto di quel pruno, la notte.
Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi,
la loro speranza è piena di immortalità.
Sapienza 3:4
Ecco la foto, fatta la sera dopo.
Di tra i rami del pruno che lenti
si rivestono appena di foglie
nella notte si vivono stelle:
poca luce, un azzurro di ghiaccio
Era bello quel viso vederti
ed incedere lieta nel giorno
con sorriso tuo fresco di donna
pieno reso d’amore e speranza
Uno venne a risorgerci tutti
morte e angoscia assumendo e mutando.
Sei qui, paziente mi aspetti
Entra, cambiaci, prendici tutto
Siamo neri embrioni di foglie
che frastagliano il pruno la notte
sotto stelle distanti, oltre il mondo
della vita, spettacolo strambo
Ratto il sogno s’è franto e la pena
cupa alligna ove il giorno è di notte
e ferita ora accascia speranza
del futuro a cui stavi correndo
Uno venne, le colpe di tutti
e le mie, quei peccati mutando,
ineffabile evento nel cosmo
non più in gabbia al possibile, stretto
Sopra i rami del pruno che foglie
nere coprono, il cielo di notte
cose strane e distanti sussurra
senza senso concreto, ammiccando
So pur io che ti sanguina, figlia:
la tua nebbia conobbi per anni
So che il tuo desiderio è più grande
Tendi l’arco e rilancialo e guarda
Queste voci che intreccio ti mostro
tra canzoni diverse, di istinto
e ragione e di certa speranza.
Tre percorsi, una sola domanda
Tutto corre al tuo bene, la notte
ed il giorno e la nebbia e la rabbia,
ogni sbaglio e peccato e ingiustizia
tutto è tuo se ti accorgi che è Pasqua
29.IV.2022
Ti auguro di cuore che tua figlia superi presto i suoi problemi.
Grazie!
Grazie a te per la risposta! 🙂