Peccato mortale

 

Quel giorno, quei boccioli. JB

Il peccato mortale è una possibilità radicale della libertà umana, come lo stesso amore. Ha come conseguenza la perdita della carità e la privazione della grazia santificante, cioè dello stato di grazia.

dal Catechismo della Chiesa Cattolica, punto 1861

E’ solo un altro modo per dire altrimenti quanto ho iniziato dall’altra parte, a proposito del mio demone

 

Il giardino che corre all’inverno
schiude gli ultimi fiori d’autunno.
Gialli boccioli danno bellezza
d’oro al verde che brama la luce

Sono sporca e non tocchi la pelle
mia e non porti la pace ai miei sensi.
La mia carne ti brama ancor desta
e tu dormi e io m’agito al peggio

Il giardino già sente l’inverno
e la notte ha vendetta sul giorno
eppur brulica ancora la vita
negli uccelli di passo e nell’erba

Ognissanti è la festa dei morti
sempre più numerosi: una folla
che surclassa noi, vivi al momento
in attesa dell’ultimo viaggio

Mentre ormai si prepara l’inverno
ma quei boccioli gonfia la linfa
io dissecco nel tempo che resta
e la notte è l’angoscia di affanni

Ho dei santi, lassù, di famiglia
che mi guardano e penso sgomenti
nel vedere il mio poco e la rabbia
mia che intride di male i miei gesti

Sono io un giardino in inverno
senza gli ultimi fiori né slancio
che comprenda il mio male e lo salvi.
Pigra prego e non cerco risposta

28.X.2022

 

 

 

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