Quel giorno sono partita dal prato al centro della foto; eravamo giunti lì dopo alcune ore di cammino. JB 2022
Chiedo scusa per la mia pigrizia che non mi ha dato parole. Però ho trovato la chiusa di questo appunto delle ultime vacanze estive e lo appiccico oggi.
Seguo ghiaia di bianca dolomia
che serpeggia nel cupo dei mughi
torti, rotti e prostrati dagli anni
prima che io divenni nel tempo
Poi la scala che dicono “santa”
di fatica si intride, nel caldo.
Dopo anni son sola e la salgo
come quando eran forti le gambe
Grata afferro d’acciaio le corde
che proteggono ascesa e di sotto
il dirupo precipita a valle.
Pochi metri e ritrovo un po’ d’erba
Estenuante il ghiaione mi accoglie,
poi la roccia corrosa dall’acqua
di millenni e lisciata dal ghiaccio.
Finalmente il rifugio si mostra
Nubi nere dichiarano pioggia,
così devo tornare a voi, sotto,
prima che siano viscidi i sassi,
prima che sian pericolo i passi
Corre l’ultimo sguardo a quei sassi
disseccati come ciò che ho dentro.
Oggi dono mi è stata la vita:
godo l’urlo dei muscoli stanchi
Rifugio Dodici Apostoli, 6.VIII.2022
Dietro il rifugio c’è una delle cose più aride che io abbia mai visto. Ho sempre pensato che quella sulla destra sia la testa di un diavoletto che sta spuntando tra gli apostoli. JB, 2022