Vedo noi sul divano, è già notte
riposiamo e guardiamo il futuro
che ci attende ed è pregno di senso.
Ci sposiamo, a settembre, quest’anno
Siete voi sul divano: un istante
sovrapposto nel tempo e lo spazio:
è diverso ma uguale il contesto.
Vi sposate a settembre, quest’anno
Era certo e incipiente rapporto,
più che inizio e preludio, già fatto
sostanziale ed eterno: mai meno
lo pensammo e vivemmo. Era denso
Così siete voi oggi, mio figlio
e tu, nuova e già parte del tutto
che viviamo, non vaga speranza.
Dio vi regga la mano ed avanti!
Ospizio Bernina, 16.II.2019
fortunato figlio di tanta madre…